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Di: Maurizio Natali

Lo specchio, in teoria, non serve già da tempo. Nel senso che le mirrorless hanno AF rapidi e precisi già da qualche anno. Però lì si è lavorato migliorando molto il sistema per contrasto, o passivo, mentre con i pixel dedicati all'AF sul sensore si sta seguendo una strada diversa ed interessante per avere il rilevamento di fase, o metodo attivo, senza deviare la luce. Ma questo significa che perdi aree del sensore potenzialmente destinate alla fotografia che può peggiorare di qualità. È quello che è avvenuto nelle recenti Canon con sistema ibrido che hanno ottenuto punteggi inferiori alle precedenti su DxOMark. Per questo si limitano questi pixel e si è costretti ad accoppiare sempre anche l'AF per contrasto (più tipico nelle mirrorless). I risultati possono essere buoni (vedi le Nikon 1) ma quando c'è poca luce la ridotta copertura/efficienza richiede sempre il passaggio sull'AF passivo. È una questione di equilibri: se ne metti pochi non funziona al meglio, se ne metti molti privi il sensore di tante informazioni sulla foto. Non è detto che un sistema prevalga sull'altro, alla fine, ognuno cercherà di andare per la propria strada a meno che il mercato (quindi gli acquirenti) non decideranno di preferirne uno sugli altri.

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